Le Cantine Ermes Venerdì 25 gennaio 2018

25 Gennaio 2019 by

Storia

La storia di Cantine Ermes affonda le sue radici in un recente passato di distruzione e ricostruzione. Nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, un terremoto di devastanti proporzioni cancellò parte dei piccoli centri della Valle del Belìce: Gibellina, Salaparuta, Poggioreale, Partanna, Santa Ninfa, Salemi, Santa Margherita di Belìce, Montevago e Sambuca di Sicilia. Ma è proprio da quella stessa terra, che così tanto ha tolto ma che tanto è stata generosa, che un gruppo di giovani viticoltori ha deciso di ripartire, intraprendendo un percorso di crescita e di riscatto sociale ed economico che si è concretizzato nel 1998 con la costituzione di Cantine Ermes, la cui sede si trova proprio nel cuore della Valle del Belìce, tra i comuni di Gibellina e Santa Ninfa.                            Oggi Cantine Ermes è una delle realtà produttive più importanti dell’Isola, con i suoi 2.335 soci e 10.592 ettari vitati di cui 3.285 coltivati in biologico
dislocati tra le province di Trapani, Agrigento e Palermo, dove si coltivano con passione e sacrificio le migliori selezioni di varietà autoctone ed internazionali.

Garantiamo così l’efficacia e la costanza di tutte le procedure di controllo del Sistema-qualità che coinvolge ogni processo produttivo, portandoci a una ricerca sistematica delle più innovative soluzioni di controllo e gestione. Ogni singola fase di crescita in vigna viene monitorata con cura dal nostro staff di agronomi, che selezionano le uve migliori destinandole ai vari progetti e mantenendo sotto controllo tutto il processo produttivo in pianta.

Grazie alla profonda conoscenza del territorio ed all’utilizzo di strumenti, tecnologie innovative e procedure di controllo di gestione che coinvolgono ogni processo produttivo, monitoriamo ogni fase della vita del vigneto, dalla potatura alla vendemmia, fino alla bottiglia. Tutto questo, viene coordinato dalla direzione tecnica che coordina da uno staff di agronomi che agiscono a stretto contatto con i soci.

Territorio

Nel cuore della Sicilia, in terroir unici caratterizzati da differenti microclimi e diverse origini geologiche dei suoli, i nostri soci allevano nel rispetto per l’ambiente i più importanti e riconosciuti varietali autoctoni come il Nero d’Avola, il Grillo, il Catarratto, l’Inzolia, lo Zibibbo ed il Grecanico a cui si affiancano vitigni inseriti successivamente come il Syrah, Merlot, il Cabernet Sauvignon, lo Chardonnay, il Frappato, il Nerello Mascalese, il Sangiovese, il Pinot Grigio ed il Sauvignon Blanc. Le tecniche di allevamento più diffuse sono a controspalliera e cordone speronato, ma in alcune zone particolarmente battute dai venti, si predilige l’uso dell’antico allevamento ad alberello che preserva pianta e frutto durante tutto il suo ciclo produttivo.

Sostenibilità

 

Ogni percorso di innovazione che si rispetti non può che nascere dal rispetto della natura e del suo ecosistema. Questo concetto è l’elemento caratterizzante del processo di identità territoriale che spinge Cantine Ermes a realizzare, anno dopo anno, progetti e azioni mirati alla tutela dell’ ambiente, privilegiando tutte quelle pratiche che consentano un impatto ambientale ridotto.

Enoturismo

Con i colori della terra si tinge di unicità la storia di riscatto della Cantina Ermes: sorta in un’area devastata nel 1968 da un terremoto che ha scosso mura ed animi, è l’esempio concreto di come l’unione faccia la forza; 2.000 soci per circa 9.000 ettari di vigneto, sono riusciti, insieme, a diventare una delle realtà produttive più importanti dell’Isola. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Orestiadi, dal 2008 nasce Tenute Orestiadi, porta d’accesso per appassionati, esperti o semplicemente curiosi, per scoprire il sorprendente mondo di Cantine Ermes

 

I Vini:

Vento di mare

Marchese di Montefusco

Quattro Quarti & Epicentro

News

Salvatore Li Petri nuovo Business Development Manager di Cantine Ermes

Novità all’interno del gruppo Cantine Ermes – Tenute Orestiadi: la squadra di lavoro si arricchirà grazie alla competenza e la professionalità di Salvatore Li Petri, che negli ultimi 20 anni è stato il Direttore Generale di Cantine Settesoli e che dal primo gennaio inizierà il suo percorso da Business Development Manager in Cantine Ermes.
“Una scelta consapevole e ponderata” afferma il Presidente Rosario Di Maria “Gli ottimi risultati raggiunti fino ad ora non sono che un incentivo per andare avanti con crescente impegno, per questa ragione rafforzare il nostro team con una figura di conclamata esperienza come Dottore Li Petri, sarà un plus non indifferente per il nostro già avviato progetto di sviluppo aziendale”.
Chiaro il riferimento ai dati da record che l’azienda ha presentato ai soci a chiusura del ventesimo bilancio di Cantine Ermes lo scorso 5 dicembre: la nota cooperativa siciliana conta infatti ad oggi 2.335 viticoltori per 10.592 ettari di vigneto (di cui ben 3.258 in biologico), sui territori di circa cinquanta Comuni, facendo riferimento ad otto siti produttivi.
Le bottiglie, nel 2018, arrivano a quota 10 milioni, varcando i confini nazionali ed approdando in 25 Paesi al Mondo. Dati che, uniti agli 80 milioni di euro di fatturato, rendono l’Azienda una delle principali realtà vitivinicole non solo in Sicilia, ma sul suolo nazionale, sia in valore assoluto che per percentuale di crescita annua.
Numeri che colpiscono perché provengono da un’Azienda giovane, dinamica, la cui storia affonda le radici in un recente passato di distruzione e ricostruzione e trova un punto di svolta la notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968, a seguito di un  terremoto in grado di ferire profondamente i piccoli centri della Valle del Belìce.
Proprio da quella terra che così tanto ha tolto ma che tanto è stata generosa, un gruppo di giovani viticoltori decise di ripartire, intraprendendo un percorso di crescita e di riscatto sociale ed economico che si è concretizzato nel 1998 con la costituzione di Cantine Ermes, la cui sede si trova proprio nel cuore della Valle del Belìce, tra i comuni di Gibellina e Santa Ninfa. In venti anni la cooperativa è cresciuta in maniera graduale e costante, con nuovi territori e stabilimenti, componendo, oggi, un mosaico di identità.

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