Gli obiettivi di Dioniso

Premessa/introduzione agli obiettivi di Dioniso

Chiunque sia mediamente uso a osservare e ascoltare quanto avviene nelle strade, nelle piazze, ma anche in televisione, avrà sufficientemente chiaro qual è il grado di impoverimento raggiunto dalle persone relativamente alla capacità di pensare, riflettere, interrogarsi, incuriosirsi, e diremmo ancora, su altri versanti, di indignarsi.

Si assiste inermi alla mortificazione delle competenze di ognuno di noi attraverso l’offerta di pensieri già pensati, e per questo semplici, cioè senza che sia previsto alcuno sforzo da parte dell’utente.

Questo clima riguarda anche il mondo della “cucina”. Come per altri prodotti, infatti, anche per cibo e vino la sovraesposizione mediatica (trasmissioni televisive, radio, rubriche sui giornali, libri che diventati best seller) non sta contribuendo minimamente al miglioramento delle competenze delle persone in questo settore. Anzi, al contrario, la moda delle ricette (presenti ovunque, a qualunque ora) sembra incarnare metaforicamente quanto si diceva prima: qualcuno ti dà una cosa già pensata, la ricetta, e tu devi solo diventare bravo a copiarla. Non importa che tu sappia qual è l’origine dei prodotti, la loro storia, ma anche in che rapporto è quel prodotto con il contesto culturale da cui proviene, devi replicare senza pensare. Contribuendo, in tal modo, a far rimuovere nelle persone un’acquisizione nota da tempo, ovvero che il gusto e i sensi sono orientati culturalmente.

Noi pensiamo che sia venuto il momento di invertire la rotta: le persone amanti del buon cibo e del buon vino vanno allenate a compiere lo sforzo di comprendere e avere chiari gli scenari culturali da cui originano cibo e vino, cogliere la complessità dei prodotti e la loro relazione con la storia.

Sono questi gli obiettivi del nostro sito: rendere le persone consapevoli e responsabili di quello che bevono e mangiano, colte nel saper rintracciare le tracce culturali dei cibi. Non semplici replicanti, ma capaci di essere autori e creatori contemporaneamente.

Il sito deve in altre parole stimolare la passione competente, la curiosità, la voglia di conoscere. Non deve offrire ricette, ma strumenti perché il lettore cresca sia sul piano delle informazioni (notizie) sia sul piano della formazione (possibilità che le informazioni diventino strumenti di cambiamento di sé in termini di maturazione personale).

G. Falgares