7 giugno 2017 l’Associazione Dioniso a Villa Costa con un vino della Loira

7 Giugno 2017 by

Pochi, ma belli e fortunati, anche bravi……..

“Si potrebbero di leggieri contare a Parigi i fortunati, i privilegiati che possiedono un giardino ed il numero diverrebbe ancora minore contando solo i giardini che godono di sole”.
“Quando Paganini suona sovra una sola corda del suo violino, mi duole che ei non abbia speso tutto il tempo sciupato a quella prova ad aumentar ancor più la soavità della sua esecu­zione sopra quattro corde. Gli sarei ben più grato d’aver aggiunta al violino una corda che desse nuove risorse a questo sì difficile strumento, di cui fu detto: —non è un istrumento sul quale si suona, ma malgrado il quale si suona. Gretry, uomo di spirito, sentendo qualcuno escla­mare: osservate com’è difficile quest’esecuzione! rispon­deva: vorrei che fosse impossibile”.
(La Fama. Giornale di scienze, lettere, arti, industria e teatri 1836)
“la Coulée de Serrant 1999”: noi fortunati e privilegiati per aver bevuto un vino che godeva di tanto sole.
“la Coulée de Serrant 1999”: un’esecuzione difficile, quasi impossibile sopra diciotto anni; la botrytis ha fornito le corde mancanti. E non ci duole avere speso tutto questo tempo per aumentare ancor più la soavità della sua degustazione.

Storia

“La Coulée de Serrant”, è stato piantato nel XII secolo (1130) dai monaci cistercensi, ed è rimasto a vite da allora. L’annata 2013 è stata la 883a vendemmia consecutiva.

L’antico piccolo monastero che è ancora parte della proprietà è elencato nell’inventario dei monumenti storici.
Qualche centinaio di metri più lontano e adiacenti alle vigne si possono vedere le rovine dell’antica fortezza de la Roche aux Moins che guarda la Loira e dove il figlio di Philippe Auguste fu vincitore contro Jean Sans Terre figlio di Richard Coeur de Lion nel 1214. Questa battaglia è contemporanea a quella de Bouvines (27 luglio 1214).
Adiacente alla fortezza, un grande viale fortificato di 300 metri, detto “le Cimitière des Anglais”, permette ai visitatori di vedere in un colpo d’occhio la vigna e la Loira.
Si trovano ancora, un po’ dappertutto su questi luoghi carichi di storia vestigia di un lontano passato che include l’époque Celtique, Romaine, et Carolingienne.
Alcuni vini vengono vinificati all’interno di queste storiche mura.
Nicolas Joly si avvicina alla viticoltura dopo una laurea in economia e una breve esperienza lavorativa nel mondo dell’alta finanza, che lo porta a viaggiare in Canada, Stati Uniti e Gran Bretagna. Nel 1977, scontento del suo lavoro, torna a Savennières per dedicarsi all’azienda agricola di famiglia (di proprietà dal 1961).
Per i primi tre anni Nicolas si fa assistere in vigna e in cantina dai tecnici della locale Camera dell’Agricoltura, ma ben presto decide di non seguire i consigli dei consulenti e di rinunciare all’uso dei diserbanti e dei pesticidi, applicando nuove tecniche di coltivazione. Nel 1980 Nicolas Joly viene in contatto con le teorie della agricoltura organica formulate dal filosofo austriaco Rudolf Steiner e decide di applicarle a una parte dei suoi vigneti. Soddisfatto dei risultati ottenuti, nel 1983 converte l’intera vitata aziendale a coltivazione biodinamica. Dopo anni difficili di sperimentazione e di polemica, i vini biodinamici di Clos de la Coulée de Serrant sono oggi unanimemente ammirati, e considerati dalla critica internazionale tra i migliori di Francia.

Le vignoble produit 3 vins d’appellations différentes :

La Coulée de Serrant, Appellation Coulée de Serrant, monopole de la famille Joly
Le Clos de la Bergerie, Appellation Savennières-Roche aux Moines
Les Vieux Clos, Appellation Savennières

La Coulée de Serrant,

è da sola una appellation di soli 7 ha.
Situata su colline molto ripide che dominano la Loira.
I vigneti da uve Chenin blanc en sélections massales. hanno più di 35 o 40 anni di età media; i più antichi che hanno più di 80 anni danno il legno per fare “des nouveaux pieds de vigne porteurs de loriginalité du lieu”.

In parte coltivate con il cavallo (le Cheval, un maître de la vigne) o a mano, la resa media è 20/25 hl/ha (40 autorizzati).
Densità: 4800 à 6700 pieds/ha la plupart palissés, certains non.
Il terreno molto sottile (20 a 40 cm in media) è su un fondo di scisto rosso obliquo che drena perfettamente le viti.
L’orientamento dei pendii è in gran parte Sud / Sud-Est.
La raccolta è fatta in 5 volte in 3 o 4 settimane per ottenere la maturazione la più colorata possibile e la più marcata dalla botrytis.
Agricoltura biodinamica dal 1981 avec contrôle.
Produzione: circa 20/25000 bottiglie all’anno.
En cave: Élevage en fûts de chêne pendant 6 a 8 mois. Bois neuf limité 5%, Levure indigene, Pas de chaptalisation, Pas de relevurage, Pas de contrôle de temperature,  1 à 2 Soutirages, Bâtonnage, Filtration très légère dite « pré-filtration » la plupart du temps, Sulfitage léger avant la mise en bouteille

Le Clos de la Bergerie
Superfice totale: 3,2 ha
L’età media dei vigneti è di circa 25 anni.
Densità/ha: 4800
Vitigno: Chenin blanc in selezione massale
I suoli composti ugualmente da terreni scistosi sono leggermente più spessi (da 30 a 80 cm di distanza). I rendimenti sono 25/30 hl/ha (50 autorizzati).
I pendii meno pronunciati rispetto alla Coulée, sono più orientati verso est.
La vinificazione è en bois (non più del 5% di legno nuovo)
si producono circa 8/10.000 bottiglie all’anno.
Agricoltura in biodinamica dal 1984 avec contrôle.
En cave: Élevage en fûts de chêne, Non neuf, Pas de chaptalisation, Pas de relevurage, Pas de contrôle de temperature, 1 a 2 Soutirages et Bâtonnage. Filtration et Sulfitage faible

Les Vieux Clos
Superfice totale 5,5 ha, pendii orientate ad Est, talvolta forti.
I vigneti con un’età media di venti anni sono da selezione massale e non clonale per aumentare la complessità aromatica.
I suoli sono costituiti principalmente da scisti, ma a volte quarzo e più raramente da sabbia.
I rendimenti sono 30/35 hl/ha (50 autorizzati).
Produzione: 15/20000 bottiglie/anno
Agricoltura in biodinamica dal 1984 avec contrôle
En cave:
Élevage en fûts de chêne non neuf, mais la vinification est parfois faite en cuve.
 
Différencier maturité et oxydation
“Un po’ di zolfo e di poltiglia bordolese (rame e calce) è utilizzato ogni anno (10/15 kg di poltiglia all’incirca/ha/anno, e rame al 20%). Lo zolfo è un apporto benefico di luce al momento della fioritura della vite (uno o due trattamenti 15 kg/ha/anno). Il rame è limitato (2/3 kg/ha/anno) perché rallenta vita del suolo. I nostri terreni sono inerbiti.”
“Tutti i nostri vini sono raccolti en 4 à 5 tries (passaggi) in 4/5 settimane tra la fine di settembre e l’inizio di novembre, per raggiungere una perfetta maturità.
Le fermentazioni si estendono su più mesi.
Questo dà quindi al vino un colore giallo dorato che oggi è diventato tristemente raro per i vini bianchi.
Raccogliendo l’uva quando è gialla e leggermente botritizzata, si ottimizzano la mineralità e la complessità dei sapori. Solo un’agricoltura sana (biologica o biodinamica) permette di raggiungere senza alcun rischio di gusto cattivo questa maturità avanzata.
I nostri rendimenti su la Coulée de Serrant di 20 a 25 ettolitri per ettaro (40 ettolitri / ettaro sono autorizzati), rafforzano questo colore pronunciato.
Raccogliendo l’uva troppo presto avremo un gusto di freschezza con sapori di frutta che sono facili da ottenere e, a mio avviso poco espressivi dell’AOC.
Raccogliendo quando il frutto è realmente maturo si raggiunge la complessità di una AOC.”
“Per assicurarsi che questo colore non è di ossidazione bisogna berne un bicchiere al giorno per diversi giorni senza mettere la bottiglia in frigo, semplicemente tappando; e voi vedrete il vino migliorarsi i primi giorni, a volte anche per più di una settimana. Se fosse ossidato sarebbe imbevibile”.
Questi vini si abbinano bene con le carni bianche in salsa, i pesci al burro o semplicemente con un formaggio di capra o un vecchio Cantal (di vacca).”

“La qualità di un vino si fa in gran parte prima della vendemmia (https://coulee-de-serrant.com/actes-agricoles/): la cantina non dovrebbe essere ai nostri occhi
qu’une maternité et jamais une usine (https://coulee-de-serrant.com/au-cellier/)
La vinificazione è molto semplice; una serie di atti come “le relevurage”, aromatica o no, l’osmosi ecc … sono vietati ( https://coulee-de-serrant.com/fiche-technique/)
I vini sono conservati per lo più nei vecchi sotterranei o nelle fondamenta del castello”.

La biodynamie a été implantée en 1980 et depuis 1984 la totalité du vignoble en bénéficie. Aucun produit chimique de synthèse, acaricide, pesticide, systémique, désherbant, nitrate n’est utilisé depuis cette date.”

Chenin avec ou sans pourriture noble ?

Le Chenin et le Riesling sont les 2 cépages qui a mon avis se révèlent pleinement quand on a su mettre dans la vendange de la pourriture noble. Cette pourriture noble n’est pas également présente tous les ans et il ne faut pas la confondre avec la vendange tardive.

Le raisin en murissant passe du stade vert clair, au jaune puis au jaune foncé qui se couvre alors de Botrytis cinerea aussi appelé pourriture noble. Le vin devient jaune d’or, légèrement brun parfois, et ceci ne doit pas être confondu bien sur avec de l’oxydation.

Ce stade de maturité représente une perte importante de rendement mais aussi une concentration qui met en relief la minéralité du lieu (schistes, quartz et silex ).<

“Pour bien atteindre cette maturité il faut bien
éviter tout traitement anti pourriture qui dérègle
les équilibres subtils de la maturité.”
 

 

 

Château de la Roche aux Moines (fin XVIIIe siècle)
  

  
                                                                  Le monastère Vieux Serrant (1130)


                                                                                Vue sur le château en hiver

 


                                                                          Chemin à la Roche aux Moines 

                                                                               Souterrain de stockage

 
 

 

 

 

 

 

 

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