Cena del 20 novembre

27 Novembre 2013 by

 

CENA 20 NOVEMBRE 2013 PRESSO OLIVER WINE HOUSE

DEGUSTAZIONE DEI VINI VINCITORI DEL CONCORSO

“RADICI WINE”

 

E’ stata un vero e proprio successo la serata vissuta dai soci delle associazioni “Union  Européenne des Gourmets” e  “Dioniso”  mercoledì 20 Novembre presso il locale Oliver Wine House di Palermo, che ha visto protagonisti i vini vincitori dell’azienda Patria del concorso “Radici Wine”, svoltosi in Puglia pochi mesi fa.

Sono proprio gli organizzatori Guido Falgares e Francesca Tamburello  che, dopo aver riunito i commensali nell’ accogliente sala degustazioni del locale, hanno spiegato l’importanza e la peculiarità della serata che vedeva protagonista l’ azienda Patria con i suoi vini vincitori, lasciando poi la parola al Dott. Daniele Oliva, Microbiologo e Dirigente Responsabile dell’ U.O Biotecnologie dell’ IRVO ( Istituto Regionale Vini e Oli), che ha descritto minuziosamente il suo lungo lavoro che lo ha portato a scoprire questi lieviti “indigeni” usati per la produzione di due vini in particolare: Il Catarratto Movitì e il Nero D’Avola Movitì.

Un lavoro portato avanti per 12 anni da lui ed il suo Team, che ha dato degli importanti e decisivi risultati per la produzione di vino.

Con molta enfasi, il Dott. Oliva ha spiegato agli astanti, tramite anche la proiezione di slides da lui redatte, la storia del suo lavoro che parte dallo studio di 900 lieviti selezionati, dalla zona sud-orientale siciliana,  Saccharomyces isolati e recuperati da fermentazioni spontanee in ritardo , che hanno rilevato  209 ceppi di lievito locali. Di questi sono stati utilizzati due ceppi di lieviti per la produzione di 3 Catarratti e 3 Nero d’Avola, portando ad un risultato ottimale e di sostituzione dei lieviti industriali con quelli locali.

Questo, uno studio che allarga gli orizzonti per la produzione vinicola Nazionale e Internazionale, che si fonda sul mantenimento dei pratiche tradizionali vinicole Siciliane.

La sua ricerca ha avuto anche un grande riscontro mediatico e di estrema curiosità da parte di riviste scientifiche estere come “PLOS ONE” e “ SCIENCE”, che hanno riportato in dettagliati articoli il lavoro del Dott. Oliva e del suo Team.

Dopo aver dettagliatamente spiegato lo studio e la ricerca da lui effettuata, il microbiologo ha chiarito come questi lieviti influiscano sui vini specialmente dal punto di vista gusto-olfattivo, che li rende immediatamente riconoscibili come la bassa produzione di acido solfidrico e volatili e l’intensificazione del carattere varietale del vino.

Finisce così l’ intervento del  Microbiologo Dott. Oliva , lasciando la parola alla sottoscritta, che si è occupata della vera e propria degustazione dei due vini gentilmente offerti ovvero: il Catarratto 2012 e il Nero D’Avola 2011  Motivì della Cantina Patria della provincia di Catania (Castiglione di Sicilia).

Due vini che si  sono sposati perfettamente al menu ricco e soddisfacente opera degli Chef del locale Oliver Wine House che prevedeva: un antipasto  di specialità siciliane come panelle e crocchè e stuzzichini della casa, una zuppa di ceci con cozze come primo, una “pentolata” di carne mista al sugo come secondo e per finire “delizie d’autunno” che prevedeva un tris di dolci composto da un piccolo cake di cacao con spuma di ricotta e crema all’arancia.

Eccezionale il primo abbinamento del Catarratto proposto  con la prima portata “mare e monti”, da un lato questo vino giovane già all’aspetto visivo con il suo color giallo paglierino brillante, che,  portato al naso, sprigiona sensazioni di fiori bianchi, mineralità, erbacee e di frutta giovane a polpa bianca-gialla e che non delude in bocca con la sua estrema freschezza e sapidità intensa e persistente. Un vino assolutamente pronto e armonico, da bere sicuramente nei suoi primi anni di vita che, abbinato per contrapposizione alla zuppa di ceci e cozze, quindi con una forte tendenza dolce propria dei ceci e del suo “macco” contrastata dalla sapidità delle cozze, riesce a rendere il piatto meno invasivo ma più delicato asciugando la pastosità data dal legume. Ottimo anche con la crespella con zucca rossa e ragu’ di salsiccia con spolverata di ricotta salata.

Non da meno è il secondo abbinamento, sempre per contrapposizione, del Nero D’Avola con la pentolata di carne al sugo. Un abbinamento sicuramente molto usato nella tradizione Sicilana , che vede protagonista un piatto popolare ma ben elaborato con uno dei vini maggiormente apprezzato dagli stessi conterranei. Questo si presenta con un bellissimo color rosso rubino e  un’incredibile consistenza che preannuncia un ottima alcolicità e morbidezza, che affascina portandolo al naso con le sue note speziate, di ciliegia, di frutta sotto spirito, di marasca, di frutta a polpa rossa matura e di fiori come la viola. In bocca risulta  morbido, alcolico, con una nota fresca che sorprende dati i suoi 2 anni di vita e  con un tannino che non disturba ma che agevola sicuramente l’abbinamento con il mix di carne , prevalentemente salsiccia, cotenne e costine, quindi molto succulente e grassa.

La serata si è conclusa con dei deliziosi dolcetti tipici autunnali abbinati ad un ottimo Primitivo di Manduria Dolce non comune che chiude questa istruttiva e conviviale serata con la sua particolarità e dolcezza.

Roberta Ambrosi

 

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