Quando il sentimento si fa canto

14 Novembre 2012 by

Il Gruppo Vocale Euphoné  diretto dal M° Vincenzo Marino  presente nei mesi scorsi a Palermo e a Monreale in occasione di alcuni concerti particolarmente seguiti,  continua le sue esibizioni raccogliendo notevoli consensi da parte di appassionati e di specialisti. Ci piace quindi ricordare la serata inaugurale della Stagione Concertistica dell’Agimus che ha avuto luogo, venerdì  2 novembre 2012, presso la chiesa di San Mamiliano a Palermo, dove appunto  un concerto del Gruppo Vocale Euphoné, diretto dal M° V. Marino ha aperto la rassegna  del Salotto Musicale  sotto l’egida del Maestro  Stefano Mazzoleni.

Dotato di notevoli qualità espressive Euphoné  è  composto da ragazzi e ragazze   provenienti dalla Schola Cantorum di Altavilla Milicia, successivamente confluiti nel Grande Coro Regina Pacis della stessa cittadina e infine approdati ad   Euphoné sempre sotto la direzione del  Maestro V. Marino. Profonda conoscenza, lunga  amicizia, grande sintonia legano i componenti tra di loro e con il Maestro V. Marino. Questo sostrato fa la differenza con altre corali.

Ricco e interessante il repertorio gregoriano e polifonico rinascimentale e barocco offerto al pubblico attento e pronto a cogliere autentiche emozioni e a corrispondere in modo adeguato. I brani di T.L. de Victoria, P. L. da Palestrina, H. Purcell, B. Bettinelli  di intensa drammaticità sono stati presentati ed espressi  con delicatezza, sincerità  e amore.

Alla base delle esibizioni del Gruppo Vocale  Euphoné  e per ciascun brano è palpabile  uno studio accurato  e  attento dei testi proposti  in suono individuale  e  collettivo/ armonico, che si amplifica  e arriva all’orecchio e all’anima risvegliando in chi ascolta,  forse troppo distratto  dal quotidiano, il proprio vero essere.

Alimenta le esecuzioni dell’Euphoné  una intesa crescente e di grande tensione emotiva con il Maestro Vincenzo Marino, componente catalizzatore e generatore di intense sensazioni ed emozioni, capace di plasmare i suoi  Euphoné  e di trarne suoni ed emozioni  appartenenti  a sfere sconosciute.

Non solo canto ben eseguito dunque ma sentimento sincero e profondo che si innalza trasformandosi in divina armonia. Suono come risveglio di armonie a noi  inconsuete ma nello stesso tempo familiari, forse  dimenticate a causa di un torpore dell’anima estraneo ed inspiegabile in termini razionali.

 Maria Annunziata Lima

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