Concerto del Quintetto Ruggero II – Orto Botanico di Palermo
30 Settembre 2012 ore 20,00
Sala Lanza
ORTO BOTANICO
VIA LINCOLN, 2 – PALERMO
Ugo Miraglia
Violino I
Ivan Greco
Violino II
Paolo Lombardo
Viola
Mauro Greco
Violoncello
Alberto Maniaci
Pianoforte
GIUSEPPE MARTUCCI (1856-1909)
Quintetto op. 45 in Do Maggiore
Allegro giusto
Andante con moto
Scherzo – Allegro vivace
Finale – Allegro con brio
Alex Borodin (1833 – 1887)
Quintetto in Do Minore (1862)
Andante
Scherzo – Allegro non troppo
Finale – Allegro moderato
Il 30 settembre, alle ore 20,00 si è svolto nella Sala Lanza dell’Orto Botanico di Palermo un concerto promosso dal Centro Culturale Dioniso, che per il settore musicale si avvale della preziosa collaborazione del M° Vincenzo Marino nella qualità di Direttore Artistico.
Il concerto ha avuto come protagonista il Quintetto Ruggero II formato da cinque musicisti professionisti, Ugo Miraglia (1° violino), Ivan Greco ( 2° violino), Paolo Lombardo (viola), Mauro Greco (violoncello), Alberto Maniaci (pianoforte). Professionisti siciliani di grande esperienza maturata nel corso degli anni non soltanto in Sicilia ma anche in Italia e all’estero collaborando con vari enti nazionali e internazionali e partecipando ad importanti eventi musicali sotto la direzione di grandi direttori d’orchestra.
Nella prima parte il Quintetto Ruggero II ha eseguito il Quintetto op. 45 in Do maggiore per pianoforte e archi composto da Martucci negli anni 1878-79. Martucci per la sua composizione ebbe come punti di riferimento il Quintetto di Schumann e quello in Fa minore di Brahms. Il Quintetto di Martucci, opera complessa ma godibile, conserva un’impronta “mediterranea, dove arpeggi e scale eleganti adornano il discorso degli archi e colloqui cantabili sono svolti dai singoli strumenti per un’insopprimibile esigenza melodica” (E. Marino).
Il Quintetto Ruggero II ha proposto nella seconda parte musiche di Alexander Borodin (1833-1887) e precisamente il Quintetto in Do minore (1862) per pianoforte e archi, opera scritta da Borodin prima dei 30 anni. Nella esecuzione dell’opera il Quintetto Ruggero II ha bene interpretato nel primo movimento il carattere russo del materiale tematico più rapsodico e melodico nel finale – allegro moderato.