Degustazione giovedì 8 novembre

7 Novembre 2012 by

 

 Conosciamo meglio insieme uno dei grandi vitigni che hanno fatto la storia del territorio:

IL SAGRANTINO: due diverse tipologie a confronto a cui ne seguirà un’ altra in assaggio e con bottiglia mascherata.

Conduce la degustazione Francesca Tamburello.

Giovedì 8 novembre ore 17.30 da Oliver Wine House – Via Francesco Paolo Di Blasi 2, Palermo

 

Costo di partecipazione

euro 10 euro con l’iscrizione all’Associazione Dioniso- 

Ingresso libero agli associati 

Prenotazione obbligatoria al numero: 0916256617

Viaggio in Umbria…. per conoscere meglio il Sagrantino!

Nel mondo vitivinicolo ed in poche realtà che lo compongono, accade raramente d’identificare un territorio, un vitigno ed alle volte un metodo in una sola parola …E’ quel che avviene in Champagne, in Franciacorta, per il Marsala ed anche nella fattispecie con il Sagrantino, testimonial dell’eccellenza umbra.

L’etimologia “sacer” ci dice tanto: era infatti un compagno “godereccio” nelle festività natalizie e pasquali, anche se la verità storica ci sottolinea le sue origini ricollegandole alle peregrinazioni dei Frati francescani ì quali inserirono questa   cultivar in territorio di Montefalco. Successivamente la menzione originaria di uva sagrantina è presente in un ordine commerciale di mosto ad opera di un mercante ebreo già nel 1549,e se volessimo andare ancora più indietro nei secoli…non tralasciamo l’endorsement di Plinio il Vecchio a favore dell’“uva itriola”  come vanto della vocazione del territorio.

La nostra periodica degustazione con i soliti amici, ormai la sesta dall’inizio di ottobre, ha voluto approfondire le premesse appena sollecitate per apprezzare  le valenze organolettiche del Sagrantino ai nostri giorni in un excursus breve ed intenso.

Le tipologie a confronto nell’incontro datato 8 novembre 2012 accendono i riflettori su due aziende di spicco Arnaldo Caprai e Tenuta Castelbuono ,entrambe site in una enclave del vitigno e cioè nel comune di Bevagna. Si fa leva su due diverse vendemmie: l’annata 2006 di Arnaldo Caprai a cui segue l’assaggio del Sagrantino Tenuta Castelbuono 2004.

Dunque il primo calice ha come protagonista Arnaldo Caprai 2006: ci piace ricordare come quest’azienda, sin dagli anni 70, abbia intessuto un rapporto stretto e lungimirante ai fini delle successive fortune del vitigno. Essa ha trovato una chiave di lettura inusuale per una interpretazione moderna  riuscendo ad enfatizzarne potenza ed eleganza di frutto. Si offre alla vista denso, profondo e scuro, con sprazzi intensi di vivacità.

Prepara ad un naso variegato, complesso ed a un  frutto sottospirito miscelato ad una speziatura ben percettibile. Al gusto sorprende una spiccata piccantezza legata a tannini importanti e caratteriali; quasi come se volesse ricordarci quanto la catechina dell’uva, presente per ben 4174 mg/kg, sia un forte marcatore ai fini del risultato complessivo. Si è concordi nel decifrare una giovinezza eloquente ed una maturità ancora work in progress.. Si lascia amare e soddisfa come un vero tombeur des femmes….

Il secondo assaggio riguarda la vendemmia 2004 dell’azienda Tenuta Castelbuono ed è già da subito un’altra storia davvero! Ancora una volta ritroviamo l’abilità imprenditoriale della famiglia Lunelli, impegnata a tutto tondo nella valorizzazione delle più disparate cultivar italiane.

Toni granato con un quid aranciato preparano ad un quadro olfattivo dall’andamento più etereo, evoluto ed un filo più  maturo: poco frutto ed un  appeal tostato e di polvere di caffè

L’entrata gustativa conferma le premesse e ci convince appieno: si apprezzano l’equilibrio e l’eleganza dell’alcolicità mixata ad un tannino meno pressante del precedente. Parlare di abbinamento appare più semplice rispetto al precedente vino.. paradossalmente anche soltanto la succulenza  della preparazione culinaria può trovare  un ottima sponda nella trama del vino…

Probabilmente il nostro Sagrantino è in una fase compiuta, di non ritorno e la nostra degustazione coglie la fase realizzata delle prestazioni migliori di esso.

La sorpresa del terzo calice, seguendo lo schema  dei precedenti incontri, è l’approccio ad una terza annata di Caprai ed il riferimento è l’annata 2003,stagione caratterizzata da una memorabile  estate calda ed afosa. I toni della tenuta del colore preannunciano una maturità evidente, l’olfatto avverte l’andamento del tempo e ci consente di prendere atto della ricchezza mutevole che ogni bottiglia riserva:  quasi a  volere riaffermare la sua intima essenza di materia  palpitante e viva…

E sulla scia di tali ragionamenti, ci salutiamo con la promessa di approfondire le sensazionali esperienze appena vissute stasera… in Umbria.

P.s. Le Bottiglie fanno parte della Collezione di Nino Li Causi e Francesca Bacile e messe a disposizione del “Gruppo di degustazione”.

Sarà sempre nostra regola degustare vini comprati in enoteca o facenti parte di collezioni personali.

Le degustazioni avverranno, grosso modo, una volta alla settimana; di volta in volta, via e-mail e sul sito di Dioniso vi comunicheremo il luogo, il giorno e l’ora.

Prenotazione obbligatoria ai numeri: 091.6256617 / 333.1724308

 

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